Dormire negli alberghi tradizionali giapponesi ed immergersi nelle acque termali dell'Onsen è un'esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Per provare l'esperienza di soggiorno in un Ryokan ho scelto Nikko, una località collinare a un'ora di treno da Tokyo, piena di templi suggestivi e meravigliosi paesaggi naturali. Prima di andare in un Ryokan è bene conoscere alcune regole ed usanze tipiche giapponesi, ad esempio, nella hall bisogna rigorosamente togliere le scarpe ed indossare le pantofole messe a disposizione degli ospiti.
Entrati in camera, le pantofole vanno tolte prima di mettere piede sul tatami, il tipico pavimento in paglia delle case tradizionali. Al centro della stanza un tavolo per poter preparare una tazza di tè verde, accompagnata con un wagashi (dolcetto giapponese) che è in genere presente per dare il benvenuto all’ospite.
Viene anche fornito lo yukata, un kimono leggero in cotone simile ad una vestaglia che si può indossare sia nella camera che nelle zone comuni del ryokan.
Sicuramente vi stupirà il fatto che nella stanza non ci sia alcun letto. Nelle case tradizionali il letto è
il futon, un materasso morbido e basso che viene poggiato direttamente sul tatami.
Nel ryokan ad un certo orario, i proprietari passano a prepararlo, tolgono il tavolino basso, stendono un materasso, un cuscino ed una trapuntina e augurano la buona notte.
Ma prima di andare a letto non posso perdere l'occasione di provare l'Onsen (bagno termale) presente all'interno del ryokan. Dopo una giornata in giro per Nikko, cosa c'è di meglio che immergersi in una vasca di acqua calda?
Attenzione, anche per gli Onsen bisogna rispettare alcune regole ed usanze per evitare situazioni imbarazzanti.
Gli onsen: le regole di base
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